AGCOM: CORONAVIRUS, DECISIONI IN MATERIA DI RETE, TLC E SERVIZI POSTALI
Il Consiglio
dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, dopo aver analizzato i
contenuti del Decreto legge “Cura Italia” relativamente ai settori di propria
competenza, ha assunto nella riunione odierna un primo pacchetto di decisioni volte
a garantire il funzionamento dei servizi di pubblica utilità e ogni altra
iniziativa che tenga conto del quadro di emergenza e delle sopravvenute
necessità delle strutture pubbliche coinvolte nella gestione della crisi, delle
famiglie e delle imprese chiamate a contribuire al superamento dello stato di
emergenza e ad accelerare il ritorno alla normalità.
L’Autorità ha anche
avviato quattro tavoli permanenti con gli operatori al fine di indicare
soluzioni per la gestione delle urgenze da affrontare nello stato di emergenza.
Tavoli che affronteranno i temi del potenziamento e della sicurezza di reti e
servizi di telecomunicazioni; della protezione e facilitazione all’uso di
servizi digitali da parte dei consumatori; della riorganizzazione e esercizio
degli uffici e servizi postali e di consegna dei pacchi; del ruolo dei servizi
media audiovisivi, con particolare riferimento alla correttezza delle
informazioni concernenti l’epidemia e l’emergenza sanitaria; del possibile uso
dei Big data e della promozione di meccanismi di autoregolamentazione da parte
delle piattaforme on-line.
L’autorità, in relazione
agli obiettivi dell’articolo 82 del decreto Cura Italia, finalizzati a far
fronte alla crescita dei consumi dei servizi e del traffico sulle resi di
comunicazioni elettroniche, nonché per rispondere alle esigenze dei settori, in
primis quello sanitario, ritenuti prioritari dall’unità di emergenza della Presidenza
del Consiglio o dalle unità di crisi regionali, ha approvato oggi un primo
pacchetto di misure rivolte agli operatori di reti e servizi di comunicazioni
elettroniche.
In attuazione di quanto
previsto dalla norma, che prevede un ruolo dell’Autorità di derogare alle
condizioni di regolamentazione per facilitare la gestione dell’emergenza
assicurando al contempo la concorrenza nei mercati delle infrastrutture e dei
servizi, Agcom ha previsto misure per miglioramento delle condizioni di offerta
dei servizi di rete da parte di Telecom Italia prevedendo nel periodo di
emergenza:
-
una riduzione di
costi all’ingrosso unitari della banda Ethernet rame e fibra di TIM;
-
il massimo
impegno alla fornitura accelerata degli apparati di trasporto e VLAN (KIT 10Gb
NGA e VULA, SVLAN ad essi associate) necessari per l’aumento di banda e per dar
seguito all’apertura anticipata dei nuovi Cabinet NGA;
-
la traslazione a
livello wholesale di eventuali sconti nei contributi una tantum a livello
retail al fine di azzerare i costi a carico dei consumatori, mantenendo al
tempo stesso opportuni margini per i concorrenti
-
Telecom Italia
dovrà, infine, mettere a disposizione le proprie infrastrutture su tutto il
territorio nazionale, rispondendo alle richieste dei consumatori senza
discriminare rispetto alle tecnologie e alle aree geografiche del paese. A tal
fine è stata approvata, per il periodo dell’emergenza, la trasparenza delle
infrastrutture messe a disposizione con la pubblicazione nel sito wholesale di
TIM e la riduzione dei tempi di preavviso per l’avvio della commercializzazione
delle nuove infrastrutture di accesso.
L’Autorità,
vigilerà comunque sulle azioni di TIM e sul rispetto di quanto deliberato da Agcm nel procedimento A514 e di
quanto previsto dal quadro regolamentare 2019-2021 della delibera 348/19/CONS,
suggerendo eventualmente misure correttive anche alla luce dello sviluppo di
reti ad altissima velocità auspicato dalla Commissione Europea.
Agcom inoltre,
richiederà agli operatori di fare ogni sforzo necessario per contribuire alla
gestione e superamento dello stato di emergenza, indicando alcune azioni
ritenute rilevanti quali:
-
Cercare di assicurare nel più breve tempo
possibile un aumento della banda media per cliente, su rete fissa, di almeno il
30%, ove tecnicamente possibile;
-
Compiere ogni
sforzo, in caso di assenza di copertura con rete fissa NGA e su richiesta del
condominio o del soggetto giuridico responsabile della sede per attivare, senza
aggravio di costo fino al 30 giugno 2020, ogni possibile soluzione di accesso;
-
Raccomandare ai
consumatori finali di utilizzare in casa prevalentemente gli accessi fissi
(anche wi-fi) per non sovraccaricare la rete mobile;
-
Di ridurre o
azzerare i contributi una tantum di attivazione di nuove linee fibra e da rame
a fibra fino al 30 giugno 2020.
Relativamente alle criticità riscontrate nel settore postale,
l’Autorità, nel rispetto delle
prevalenti norme e misure disposte per garantire la massima sicurezza e
protezione dal rischio di contagio, chiede agli operatori postali di adottare
modalità operative, omogenee e se possibile condivise, che pur divergendo da
quelle ordinarie, riducano al minimo l’impatto di tali eventi sull’erogazione
dei servizi, evitando nel contempo che possano verificarsi interruzioni o
sospensioni dell’intero servizio. Inoltre, eventuali interventi sulle modalità
di svolgimento del servizio postale (organizzazione degli uffici) adottate
dagli operatori, nel rispetto degli obiettivi prioritari già indicati, potranno
essere vagliate da Agcom sotto il profilo della proporzionalità e della
ragionevolezza rispetto alla preminente finalità di tutela della salute e della
necessaria uniformità rispetto alle altre modalità adottate da altri operatori.
Infine, potranno inoltre essere fornite indicazioni volte a tutelare interessi
fondamentali e ad evitare che possano crearsi in altri settori gravi e
irrimediabili disfunzioni, potenzialmente in grado di aggravare la situazione
emergenziale nel suo complesso, in conformità a quanto stabilito dal Governo ed
in stretto coordinamento con tutte le Istituzioni competenti.
L’Autorità ha infine previsto una dilazione dei
pagamenti del contributo per il suo funzionamento a carico dei soggetti che
operano nei settori di competenza (comunicazioni elettroniche, servizi media, servizi
postali e commercializzazione dei diritti audiovisivi sportivi) di minori
dimensioni. In particolare gli operatori con fatturato annuo inferiore a 50
milioni di euro potranno versare il contributo all’Autorità entro il 15 giugno
2020 e non entro il 1 aprile 2020 come previsto.