AGCOM: TELEGRAM, RIMOSSI 26 CANALI CHE DIFFONDEVANO OPERE LETTERARIE
L’Autorità
per le Garanzie nelle Comunicazioni ha avviato un procedimento per violazione
del diritto d’autore sulla piattaforma Telegram su istanza
dell’Associazione Italiana Editori (AIE), che ha portato al blocco di 26 canali
sui quali venivano diffuse illecitamente opere letterarie. Questi canali
mettevano a disposizione di oltre 350mila utenti un catalogo sterminato di
edizioni digitali di opere letterarie integralmente e regolarmente fruibili in
modalità download.
Il
danno economico causato dalla pirateria digitale nel settore dell’editoria è
stimato in 528 milioni di euro all’anno e, dai dati della ricerca “La pirateria
nel mondo del libro” commissionata da AIE a IPSOS e presentata lo scorso anno,
emerge che Telegram è utilizzato dal 22% dei pirati per procurarsi
contenuti editoriali. La diffusione illecita di opere letterarie attraverso la
piattaforma sta assumendo dimensioni preoccupanti, sia per la numerosità delle
violazioni sia per le modalità della messa a disposizione dei contenuti,
estremamente semplici in termini di accesso da parte degli utenti.
L’attività
di contrasto della pirateria su Telegram è resa complessa dal completo
anonimato dei gestori dei canali e da un sistema di rimandi ad altre sezioni
predisposte in caso di chiusura del canale di riferimento. La piattaforma però
continua a collaborare con Agcom: a seguito dell’avvio del procedimento, Telegram
ha risposto in meno di 24 ore, comunicando che avrebbe bloccato i canali
segnalati e adeguandosi spontaneamente alle richieste dell’AIE. Dai riscontri
effettuati dagli Uffici dell’Autorità, i canali oggetto di segnalazione non
risultano più attivi in quanto rimossi o privi di contenuti.
Il Regolamento Agcom in materia di tutela del diritto d’autore si
conferma un importante strumento per la lotta alla pirateria online, non solo
in termini di enforcement ma anche per la sua funzione di moral
suasion, con circa il 30% di adeguamenti spontanei.